Monografia a stampa
Rampini, Federico
Slow economy : Rinascere con saggezza
Milano : Mondadori, © 2009
Abstract/Sommario:
“Slow Economy. Rinascere con saggezza” è un libro che nasce come un viaggio nella memoria e nel futuro. La memoria dell’Asia (“l’Asia m’insegue, mi rimane nella testa, nel cuore […], lì ci sono i ricordi di luoghi e persone che mi hanno insegnato tanto, anche sulle sofferenze di quella parte del mondo”) e le prospettive dell’economia dopo la grande crisi dello scorso anno, non ancora terminata.
Corrispondente, inviato ed editorialista di ‘Repubblica’ da Pechino, Parigi, Bruxelles, Sa ...; [leggi tutto]
“Slow Economy. Rinascere con saggezza” è un libro che nasce come un viaggio nella memoria e nel futuro. La memoria dell’Asia (“l’Asia m’insegue, mi rimane nella testa, nel cuore […], lì ci sono i ricordi di luoghi e persone che mi hanno insegnato tanto, anche sulle sofferenze di quella parte del mondo”) e le prospettive dell’economia dopo la grande crisi dello scorso anno, non ancora terminata.
Corrispondente, inviato ed editorialista di ‘Repubblica’ da Pechino, Parigi, Bruxelles, San Francisco e New York nonché autore di pregevoli saggi, Federico Rampini dimostra ancora una volta la sua capacità di analizzare, da giornalista di valore, con linearità di scrittura, gli aspetti più attuali del mondo economico alla luce di ciò che ha visto. La caratteristica peculiare di ciò che scrive è, infatti, quella di accompagnare le riflessioni esposte avvalorandole con una precisa descrizione dei luoghi dove ha lavorato e delle persone incontrate e dei loro comportamenti. Le sue non sono quindi teorie astratte, ma proiettano il lettore nella vita e nei cambiamenti verificatisi nei paesi dove è vissuto, sopratutto gli Stati Uniti e la Cina. Lo studio dell’economia e della finanza non può prescindere, infatti, da considerazioni antropologiche, essendo prodotti degli uomini e Rampini è bravissimo nell’unire le due realtà. “Non dimenticherò – scrive – le sofferenze che ho visto nella Cina più povera e derelitta, tra le minoranze etniche del Sichuan e delle Yunnan devastate dall’Aids e dalla droga […], ma non posso neppure scordare che per buona parte del mio lungo soggiorno sono stato circondato da gente che trasuda ottimismo, fiducia nel futuro, energia, voglia di fare. E anche da tanta allegria”.
Che cos’è la Slow Economy? Sostanzialmente il saper affrontare uno sviluppo sostenibile, che tenga conto di ciò che gli occidentali possono imparare dall’Oriente, capace di progressi sorprendenti, di trasformazioni anche psicologiche, come avviene per il graduale cambiamento della mentalità femminile. Gli Stati Uniti invece stanno invecchiando con il loro selvaggio consumismo, un consumismo stordito dalla rincorsa ai prezzi cheap, a buon mercato, che offrono prodotti scadenti e dannosi per la salute. Nulla è cambiato – sostiene Rampini – dalla catastrofe Lehman. Lo sforzo di riformare le regole del mercato è stato sconfitto dalla resistenza dei banchieri. I superstipendi sono ritornati come le speculazioni ad alto rischio, i prodotti finanziari esotici.
Le prospettive potrebbero essere quelle di un G2 Stati Uniti- Cina, con un’Europa destinata a perdere terreno. Eppure – conclude l’autore - ”l’impero americano sarà già in declino da molto tempo, ma fino a quando i dirigenti della Cina, dell’India e dell’Europa vi manderanno i loro figli a studiare, vorrà dire che l’America avrà ancora qualcosa da insegnarci”. Le sue risorse culturali sono enormi e ciò dimostra come la globalizzazione abbia bisogno di cultura. [pg, marzo 2010]
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